HERPES VIRUS CANINO
Le cause di infertilità nel cane possono essere molteplici e spesso l’insuccesso, ovvero l’infertilità, può essere dovuto a diversi fattori che possono coesistere. Nel giustificare la mancata nascita dei cuccioli l’Herpes Virus Canino (CHV) viene chiamato spesso in causa, spesso a sproposito o senza una evidenza particolare che effettivamente ne attesti la reale responsabilità. Per anni, ogni volta che una cagna rimaneva “vuota” o si parlava di riassorbimento embrionale o di cuccioli nati morti, immancabilmente si chiamava in causa l’ azione del virus erpetico, senza possibilità di effettuare test diagnostici specifici che ne evidenziassero la presenza e soprattutto la responsabilità nell’ aver determinato l’ evento patologico. Vediamo per quale ragione l’ Herpes Virus Canino dovrebbe essere il responsabile dei mancati concepimenti o di “incidenti” durante la gravidanza e nel post-partum. Il motivo principale stà nel fatto che le azioni dell’ Herpes Virus Canino possono essere diverse e possono espletare la loro azione patogena effettivamente in diversi stadi della vita riproduttiva del cane, determinando, quindi, sterilità, interruzioni di gravidanza, sia per riassorbimento che aborto, ma soprattutto nati-mortalità e/o mortalità neonatale. Per capire come viene espletata l’ azione patogena dell’ infezione erpetica dobbiamo aver chiari alcuni punti salienti che caratterizzano il virus e lo distinguono da altri tipi di virus che possono infettare il cane.
CARATTERISTICHE DEL VIRUS
Si tratta di un virus specie-specifico, ovvero ciascuna specie animale possiede un proprio virus, pur appartenente alla stessa famiglia, ne deriva che il virus del cane può essere trasmesso solo tra cani e non all’ uomo o ad altri animali. Come tutti gli Herpes Virus è protetto da envelope, (involucro esterno) costituita da lipidi e glicoproteine, sensibili ai più comuni agenti esterni e chimici, e disattivato alla temperatura di 37 °C o più, estremamente sensibile ai solventi quali etere, cloroformio sali quaternari d’ ammonio, derivati fenolici, quindi in definitiva poco resistente nel mondo esterno! Al 1965 risalgono i primi dati riguardo all’ Herpes Virus Canino come causa di patologia virale fatale nei neonati. Nei neonati deceduti sono caratteristiche le lesioni focali di tipo necrotico generalizzate ed emorragiche, la patologia nell’ adulto è subdola o modesta limitatamente alle prime vie respiratorie e/o genitali esterni. La diffusione avviene per lo più attraverso leccamento (saliva e mucosa nasale) o per via inalatoria, questo a causa della scarsa resistenza del Virus nel mondo esterno e alla sua disattivazione a temperatura superiore ai 37 °C, quindi la normale temperatura corporea di 38 - 38,5 °C non gli permette di sopravvivere e di replicare. Altra via di trasmissione è attraverso l’ accoppiamento, per contatto diretto della mucosa genitale dove si localizza il virus. La localizzazione del virus a livello di mucosa genitale e/o nasale è un sistema di sopravvivenza del virus per sottrarsi alla temperatura corporea elevata che lo disattiverebbe. Caratteristica saliente del Virus è che, dopo la fase acuta dell’ infezione, viene raggiunta una fase di equilibrio tra la presenza del virus, in forma latente, e il sistema immunitario. Durante questa fase il cane positivo all’ infezione erpetica non è da ritenersi contagioso, la riattivazione virale può però avvenire in qualsiasi momento che determini una depressione del sistema immunitario, quali eventi stressanti, concomitanti patologie, o banalmente la fase di calore e il parto nella cagna.
SINTOMATOLOGIA
La conseguenza più nota e temuta è l’ infertilità sia nel maschio che nella femmina spesso non associata ad alcuna altra sintomatologia se non rinite transitoria e piccole lesioni vescicolari sulle giunzioni muco-cutanee dei genitali esterni. Compatibile con qualità del seme normale e con cicli normali e regolari nella femmina. Estrema contagiosità attraverso, banalmente, l’ annusamento e leccamento dei genitali di un soggetto con infezione in fase attiva.
INFEZIONE ERPETICA NELLA CAGNA
Al momento del contagio, che spesso avviene per via venerea o nel caso di riattivazione durante la fase di calore, gli eventi che possono verificarsi sono:
- assenza di gravidanza
- interruzione di gravidanza con riassorbimento o aborto
- parto a termine ma con perdita della cucciolata del 100 % o quasi, nei primi 7-15 giorni post-partum
- fertilità mantenuta in funzione degli anticorpi elaborati dalla cagna
L’ interruzione di gravidanza è dovuta a diffusione del virus al feto causando morte embrionale (riassorbimento) o fetale (aborto) oppure mummificazione del feto o ancora parto prematuro.
INFEZIONE ERPETICA NEL MASCHIO
Il sospetto di un’ infezione erpetica nel cane maschio nasce da una anamnesi di femmine con lui accoppiate e rimaste vuote o con percentuale di riassorbimenti/aborti o nati-mortalità o mortalità in età neonatale Molto spesso l’ infezione erpetica non è associata ad alcun disturbo oppure possono essere presenti lesioni vescicolari localizzate a livello della giunzione muco-cutanea del prepuzio o della punta del pene. Possono essere presenti anche concomitanti infezioni batteriche del tratto genitale che possono interferire negativamente con la qualità del seme. Di solito nel maschio infetto la libido è mantenuta e possono essere presenti anche delle balanopostiti ovvero infezioni del glande con ecchimosi e lesioni vescicolari.
INFEZIONE ERPETICA NEL NEONATO
La forma neonatale di herpes virosi si verifica per lo più durante le prime tre settimane di vita ed è caratterizzata da depressione, minor capacità di suzione, lamenti persistenti, diarrea, rinite, dolore addominale, incoordinazione e decesso in 24 – 48 ore dall’ inizio della sintomatologia. Dal punto di vista delle lesioni causate dal Virus sono caratteristiche delle emorragie ed ecchimosi multifocali e disseminate a livello di rene, fegato e polmoni, riscontrabili all’ esame autoptico dei cuccioli deceduti per l’ azione del Virus. I cuccioli durante le prime tre settimane di vita sono particolarmente vulnerabili all’ azione del Virus in quanto non hanno alcuna possibilità di mantenere la loro temperatura corporea intorno ai 38 °C, ma assumono la temperatura corporea a seconda delle condizioni ambientali ovvero: temperatura della sala parto, numero di cuccioli presenti e istinto materno nel cercare di tenere al caldo i neonati. In condizioni non idonee per mantenere i cuccioli adeguatamente al caldo il Virus si replica ed eserciterà la sua azione patogena. E’ segnalata la possibilità che cuccioli che sopravvivano alla forma neonatale erpetica possano essere interessati da danni permanenti neurologici, renali e/o del tessuto linfatico (incidenza non conosciuta).
DIAGNOSI
Test PCR a tampone, da effettuarsi sui tessuti ritenuti potenzialmente infetti, sia che siano lesioni vescicolari a carico dei genitali sia che siano feti o annessi fetali. La tecnica è certa in quanto consiste nell’ isolamento al microscopio elettronico delle particelle virali; agli istituti zooprofilattici che effettuano questo tipo di esame dovranno essere mandati i tessuti da esaminare oppure se l’ esame deve essere fatto su lesioni di un paziente in vita, dovranno essere spediti all’ istituto dei tamponi con il materiale da esaminare, al laboratorio che effettuerà il test(per coltura cellulare); per la risposta dell'esame occorrono circa 6/8 giorni. Se un soggetto maschio/femmina precedentemente positivo, ad un nuovo test risultasse negativo, questo non significa che il virus non è presente(in quanto rimane in forma latente, e può riuscire in condizioni di stress). Pertanto è consigliabile evitare accoppiamenti e contatti con soggetti a rischio di positività(o precedentemente risultati positivi) per eliminare i rischi di contagio. Sul sito francese di razza LES AMIS DU BEAUCERON c'è una pagina che parla di questo virus temuto da molti allevatori (un problema mondiale che riguarda tutte le razze canine) : http://www.amisdubeauceron.org/coin-du-veto/herpes-virose/herpes-virose-canine.html
PREVENZIONE
L’ isolamento della cagna gravida durante il periodo di maggior vulnerabilità, compreso tra le 3 settimane prima e le 3 settimane dopo il parto, è l’ unica manovra che può cercare di proteggerla da una infezione o da una riattivazione di una forma pregressa e latente. Altro comportamento corretto, ai fini di evitare i danni da herpes sulla vita riproduttiva delle fattrici, è mettere a contatto i cuccioli e cuccioloni ben presto con gli adulti, già riscontrati positivi alla sieroneutralizzazione. Molto probabilmente i cuccioli saranno già nati positivi ma in ogni caso crescere a contatto con il virus servirà per raggiungere una condizione di equilibrio tra presenza del virus e stato di latenza. La scrupolosa cura delle condizioni ambientali della sala parto è un’ altra delle misure precauzionali importanti, il virus viene disattivato ad una temperatura maggiore di 37 °C, i cuccioli nascono senza possibilità di termoregolarsi quindi la temperatura della sala parto sarà da tenersi tra i 28 e i 30 °C durante la prima settimana dal parto, per poi scendere a 24-26 °C durante la seconda settimana e intorno ai 21 °C durante la terza settimana. Il tasso di umidità dovrà essere tra i 55 e 60 %, in questo modo la temperatura corporea dei cuccioli sarà la più corretta possibile, a tal riguardo è importante ricordare che il calore più efficace è quello da contatto e non tanto da irradiazione, per cui una pedana scaldante sul pavimento della cassa parto sarà il modo migliore per tenere i cuccioli alla corretta temperatura.TRATTAMENTI TERAPEUTICI
Non esistono farmaci specifici, sono stati testati anche “in campo” i vari farmaci anti-virali senza aver mai avuto alcuna riposta. E’ stata proposta e provata la somministrazione sottocutanea e/o intraperitoneale di siero prelevato da cani adulti precentemente esposti al Virus, con la speranza di poter fornire anticorpi atti a combattere l’ infezione erpetica. Altra via percorsa è stata quella dell’ utilizzo di farmaci che stimolassero l’immunità dei cuccioli e delle cagne gravide appartenenti a varie categorie. Tutti questi tentativi negli anni non hanno dato alcun risultato positivo.
La caratteristica saliente dell’ Herpes Virus è di essere scarsamente immunogeno, ovvero il virus induce una transitoria risposta immunitaria di tipo umorale con anticorpi sierici che perdurano attivi per poco tempo (4-8 settimane). Esiste un trattamento immunizzante per la cagna gravida che ha l’ unico scopo di proteggere i nascituri dalla forma erpetica più comune e che determina la maggior perdita di cuccioli. Tale trattamento è molto diverso dagli altri vaccini per le forme virali del cane, in quanto le caratteristiche delle Herpes Virus Canino, come detto precedentemente, sono molto diverse rispetto agli altri Virus Canini. Sono necessari due trattamenti da farsi da quando la cagna entra in calore a entro 15 giorni dall’ accoppiamento e il secondo trattamento (richiamo) da 1 a 2 settimane prima rispetto al data del parto. Questo schema immunizzante ha lo specifico scopo di fare in maniera tale che con il colostro (prima secrezione lattea) vengano passati al feto un’adeguato numero di anticorpi per poter combattere l’ infezione erpetica. I cuccioli nati da madre positiva saranno comunque infetti ma non si ammaleranno grazie agli anticorpi materni. Il vaccino presente in commercio (Eurican Herpes 205 della Merial) è da ritenersi, congiuntamente all’ osservanza delle cure ambientali della sala parto, l’ unica arma per combattere l’ Herpes Virus Canino. Tale trattamento immunizzante dovrà essere ripetuto ad ogni gravidanza, in quanto gli anticorpi prodotti in risposta al vaccino, avranno una concentrazione adeguata solo per poche settimane, e questa è anche la ragione per cui nel maschio non è possibile effettuare la vaccinazione.
L’ Herpes Virus non è da considerarsi l’ unica causa di infertilità nella cagna e quindi sarà indispensabile indagare su tutte le probabili cause di mancato concepimento o di mortalità neo-natale nel cane onde evitare che si creino delle false aspettative circa il trattamento immunizzante anche per quelle cause dove l’ Herpes Virus non è la reale causa o non è l’ unica.